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copertina numero 48 la bassa

la bassa 48

Articoli e saggi nella nostra rivista “la bassa/48” - giugno 2004

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In copertina:
Particolare della carta
Fori Iulii accurata descriptio
dal “Theatrum Orbis Terarum” di Abraham Ortelius (1527 - 1598)
Anversa 1573.

Luca Vendrame
Dell'immobile mutamento. Ovvero: la vicinia di Cesarolo dal 1788 al 1806.

L‘articolo comprende i seguenti capitoli: Le giurisdizioni; la vicinia di antico regime: il tempo bloccato; I compiti della vicinia: L'organizzazione sociale ed economica; La vicinia e la chiesa; La vicinia e la fine della Repubblica: Il tempo inizia a scorrere anche a Cesarolo. In appendice: capitoli votati in data 9 marzo 1788; capitoli aggiunti in data 14 novembre 1788; Elenco dei vicini.

Maurizio Buora - Benvenuto Castellarin
Un'iscrizione romana di età repubblicana dalla località Infan (Ronchis -UD).

Articolo che contiene interessanti elementi di novità sugli insediamenti di epoca romana nel territorio dell'attuale Comune di Ronchis.

Roberto Tirelli
Cultura friulana nella Bassa Occidentale.

La presenza della cultura friulana nella Bassa Occidentale, in quello che un tempo veniva definito “ex mandamento di Portogruaro” e che oggi con nuova dizione è entrato nell'uso comune quale “Veneto Orientale”, come accade per tutte le culture minoritarie è in pericolo. Non è una novità: ornai da decenni l'allarme è quanto mai rosso ed è anche per questa ragione che, un quarto di secolo fa, è nata “la Bassa”...

Enrico Fantin
Un processo fra le Pievi di Latisana e di S. Giorgio al Tagliamento per la riscossione del quartese sulle “Terre Carnosse”. Anno 1680 - 1728.

Quando le acque del fiume Tagliamento scendono rabbiose dai monti non solo provocano danni lungo il suo percorso, travolgendo tutto quello che si presenta davanti, ma lasciano agli umani anche strascichi giudiziari in aule di tribunali per gli spostamenti di confini e delle conseguenti naturali liti che vi nascono per diversi motivi d'interesse…

Franco Romanin
Mons. Antonio Giacinto.

Dell'intero territorio del comune di San Michele al Tagliamento, San Giorgio è il paese che ha “sfornato”, per così dire, più personaggi illustri: Uomini di cultura, professori, prelati, medici, scrittori, nonché un senatore della repubblica. Citarli tutti sarebbe un elenco alquanto lungo, con Il rischio poi di dimenticare qualcuno dei più importanti. Tra tutti ricordiamo il dottor Zelindo Mecchia, specialista di malattie polmonari e dei bambini, “scopritore” di Bibione, dove costruì il primo solarium e il senatore Attilio Venudo, che è stato anche sindaco di San Michele al Tagliamento, l'unico figlio di questa terra sangiorgina a sedere negli scranni del senato della repubblica a Roma e il primo senatore democraticamente eletto, nato nel mandamento di Portogruaro…..

Marco Monte
Tensioni e ribellismo sociale in età moderna attorno alla gestione degli usi civici: i casi di Latisana e Toppo.

In età veneziana la Patria del Friuli si differenziava a livello istituzionale dalle altre provincie controllate dalla Dominante (nelle quali la crescita e l'estensione cittadina aveva fortemente limato e ridotto le prerogative delle istituzioni feudali, imponendo alle campagne un modello urbano di organizzazione territoriale), in quanto il feudo rappresentava la principale forma di potere in ambito rurale…

Renata Visintini
L'odor dal miò paîs.

Poesie par furlan

Bruno Rossetto Doria
Storie de trame e ingani pa' vede de ciapà le mure de Maran.

Un grumo de ani fa la fortessa de Maran le gera temùa e invidiàda cussì tanto che duti i paisi intorno de ela i fefa gara pa‘ vede de fala sua.

Anpliàda in tel 1031 dal Patriarca Popone, in tel 1370-80 la xe stada brava de difendese anca contro la grossa flota del grando Amiraglio Carlo Zeno. Più volte el veva sercò de ciapàla, e ogni volta, o parché restò in seco co (la bassa marea) le so nave, e el se gera trovò inbroiò soto el tiro de i maranisi, o parché drento le mure riveva senpre soldài mandài de Aquileia, l'Amiraglio Zeno no 'l ga mai podesto ciapàle. Tornò a Venessia, el veva visò subito el Senato de la Serenissima che gera inpossibile ciapà le mure de Maran. Ma el Senato, pa‘ brama de ciapàle e vele soto de luri, i lo veva obligò a tornà là a conbate e cussì, i primi de novenbre del 1380 el gera tornò a Maran…

Francesco Sguazzin
La flora spontanea nella Bassa Friulana (con una visita virtuale alle più significative emergenze vegetazionali).

Prolusione tenuta il 3 ottobre 2003, nella Sala consiliare di Latisana in occasione dell'apertura dell'anno accademico 2003-2004 dell'Università della Terza Età.

Aurelio Pitton
I spirts di Pre Checo.

Intant che li' feminis di cjase, me mari o me agne, a fasevin la polente, nun fruts, massime chei pi pizui, si sintavin dongje il nonu ch'a nus contave simpri qualchi storie di pôre par tignînus boins e ancje par fânus ridi, come quant ch'al à contade che dai spirts a Rivarote, sul grenâr di Tite…

Enrico Fantin
Un alpino fotoreporter nella Campagna di Russia 1942-1943: Santo Vincenzo De Paoli.

A distanza di oltre sessant'anni dalla fine di quella terribile odissea nella steppa russa, di quella Campagna di Russia con il ripiegamento del gennaio 1943, molte sono state le testimonianze di quei gloriosi reduci, sia attraverso le memorie indelebili delle loro menti, che in diari scritti su fogli volanti e sia attraverso le immagini fotografiche scattate durante le fasi del compimento del loro dovere verso la Patria….

Personaggi che lavorano per la comunità
Gianni Malguzzi

Dopo aver trascorso tutta una vita lavorativa nell'hinterland milanese, nella sua professione di lattoniere specializzato in carrozzeria, Gianni Malguzzi è rientrato in Friuli.

Qui ha potuto coltivare, avendo maggior tempo a disposizione, il suo hobby preferito e cioè quello del ferro battuto e delle riproduzioni di armature e armi bianche medioevali su modelli storici…..

Roberto Scloza
L'aggressione a mons. Antonio Santin vescovo di Trieste e Capodistria

Mons. Antonio Santin, vescovo di Fiume (dal 1933) e di Trieste e Capodistria (dal 1938 al 1975), nacque a Rovigno d'Istria il 9 dicembre del 1895. Il suo ministero pastorale fu improntato a difesa della cristianità, della fede e dell'italianità della “sua” terra nonché all'aiuto dei più bisognosi, al conforto degli oppressi, alla solidarietà ai deportati…

(Reperibile presso l'Associazione “la bassa”)