Chi siamo
All'inizio del 1977 si formò un “Comitato intermandamentale per la valorizzazione linguistica, storica e delle tradizioni della friulanità per le zone di Latisana e Portogruaro”. Lo stesso comitato nel gennaio del 1978, decise di dare alle stampe un numero unico intitolato “la bassa-1”.
Nel 1982, l'associazione si costituì legalmente con la denominazione di “la bassa” Associazione per lo studio della friulanità del Latisanese e del Portogruarese, dandosi uno statuto le cui finalità sono rivolte alla conoscenza, alla valorizzazione, di quanto nel campo della storia, della linguistica, dell'archeologia, dell'arte, dell'ambiente naturale ed umano, degli usi e costumi che costituiscono il patrimonio delle varie identità culturali della zona in qualsiasi tempo: primo presidente Mario Giovanni Battista Altan uno dei più convinti sostenitori e fondatori del sodalizio. Successivamente furono nominati presidenti Nelso Tracanelli di San Michele al Tagliamento (dal 1991 al 1995); Giuliano Bini di Palazzolo dello Stella (dal 1991 al 2003), Benvenuto Castellarin di Ronchis (dal 1999 al 2003); Enrico Fantin di Latisana (dal 2003 al 2013) e l'attuale Roberto Tirelli di Mortegliano.
L'associazione si costituì pure come casa editrice essendo particolarmente dedita nel campo dell'editoria (fino ad ora sono stati pubblicati 80 numeri de "la bassa" rivista dell'Associazione e 250 pubblicazioni di contenuti vari), non sono mancate però iniziative in altri campi sia nell'allestimento di mostre d'arte o di carattere storico, sia in cicli di conferenze a carattere culturale con partecipazione di illustri studiosi.
Compito del sodalizio è pure quello di svolgere un'azione culturale entro l'ambito delle proprie finalità e definizioni, nei confronti sia delle popolazioni sia degli Enti pubblici, locali ed anche internazionali sia civili che religiosi.
Nella sede operativa, l'associazione è fornita di una piccola biblioteca dove vengono raccolte oltre alle pubblicazioni, i documenti storici e iconografici, le cronache giornalistiche a carattere culturale della zona; esiste anche un archivio fotografico e delle manifestazioni culturali. Il sodalizio è in costate contatto e a volte collabora con i maggiori enti culturali friulani e veneti (Società Filologica Friulana, Accademia di Udine, Deputazione di Storia Patria, Ateneo Veneto), è pure in costante contatto con scambio di riviste e di notizie, con altri gruppi culturali operanti in Friuli, in Veneto (in particolare con i gruppi ladini della fascia dolomitica), in altre zone d'Italia e all'estero (Spagna, Francia, Scozia, Canada).
Significativo è anche l'emblema dell'associazione che rappresenta gli stemmi civici di Portogruaro (sulla sinistra) e di Latisana (sulla destra) separati da un fiume (il Tagliamento) sormontati dall'aquila simbolo del Friuli, con il motto “L'aga non ni divit” l'acqua (del Tagliamento) non ci divide ma ci unisce, a ricordo sia della “Terra della Tisana” che anticamente comprendeva anche l'attuale comune di San Michele al Tagliamento, sia di quel territorio anticamente compreso nella Patria del Friuli ed ora posto nella provincia di Venezia.
L'associazione conta attualmente (2020) oltre 350 iscritti, nell'ambito delle due regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto, in Italia all'estero.
Lo spirito e le finalità del sodalizio sono di ordine culturale e sono rivolte alla conoscenza, alla valorizzazione ed alla protezione di quanto nel campo della storia, della linguistica, dell'archeologia, dell'arte, dell'ambiente naturale ed umano, degli usi e costumi costituisce il patrimonio delle varie identità culturali delle zone del latisanese e del portogruarese (art. 3 dello statuto). L'Associazione si prefigge di operare nel campo della ricerca e dello studio, della promozione culturale attraverso le più svariate manifestazioni, compresa l'attività editoriale.
Compito del sodalizio è pure quello di svolgere un'azione culturale, entro l'ambito delle proprie finalità e definizioni, nei confronti sia delle popolazioni, sia degli Enti pubblici, locali, nazionali, ed anche internazionali, sia civili che religiosi (art. 4 dello statuto).