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Articolo --> Itinerari della bassa friulana
L’Associazione Culturale "la bassa", nel 2003 aveva dato vita ad un prezioso libro improntato principalmente sul territorio friulano. Scopo dell'iniziativa, oltre alla popolazioni- friulana, era quello di far conoscere alle migliaia di turisti, che frequentano la spiaggia friulana, questo magnifico angolo della nostra regione che si chiama Friuli e che lo stesso Ippolito Nievo Io definì "Piccolo compendio dell'universo”. Siccome allora le casse finanziane erano vuote, sono state stampate un numero limitato di copie A distanza di ben tre lustri stessi autori di allora gli scrittori Enrico Fantin e Roberto Tirelli hanno voluto rispolverare i vecchi testi e riproporre al pubblico una nuova edizione, naturalmente dopo un certo restyling (uso un termine inglese molto in voga ai nostri tempi, ma il vero significato sarebbe una rivisitazione) Ritenendo l'iniziativa un lavoro meritorio e, grazie all’aiuto finanziano dell’assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini, è stata fatta una ristampa assai consistente in quanto, l’opera merita essere divulgata. Il volume, infatti, è stato inviato in omaggio alle biblioteche locali e a tutti i soci, assieme all’ultimo numero della rivista semestrale "la bassa/80". A prima vista potrebbe apparire simile ti una normale guida del Touring - ha detto Giampaolo Carbonetto - durante la prima presentazione nel lontano 2003, allora caporedattore del Messaggero Veneto, ma in questa c'è molto di più, si raccontano avvenimenti e curiosità, citando date e fatti importanti, soffermandosi su aspetti nel sapere di poche persone, coloro che vi abitano, coloro che questi posti frequentano ogni giorno e che, conoscendoli meglio, possono sentirli maggiormente loro. Quindi questo libro è da apprezzare perché non soltanto è una guida alla Bassa Friulana, ma anche e soprattutto al suo spirito; anzi a quello della gente che ci vive.
Alla scoperta di un territorio, tra storia, arte e natura
Come dicevamo, gli autori principali sono: Fantin e Tirelli, ma hanno contribuito vari collaboratori dell'Associazione Culturale “la Bassa", ognuno a copertura dei vari paesi, tra questi: Stefania Miotto, Giuliano Bini, Roberto Della Ricca. Daniele Peressuti, Bruno Rossetto, Bruno Rossetto Doria, Giona Bigotto, Franerò Grover e Benvenuto Castelarinarin. Un territorio non ancora ben conosciuto - dice Fantin, tra l'altro in premessa eppure è una zona particolarmente adatta ad offrire importanti possibilità di "decentramento" dell’attività turistica - culturale, di scoperta al di fuori delle piste più battute e per di più in un comprensorio posto accanto ad una delle zone turistiche balneari di fama internazionale come Lignano Sabbiadoro. Terminano la loro corsa in mare due fiumi di straordinaria bellezza naturale e paesaggistica il Tagliamento e lo Stella, nei loro tratti finali, prima di sfociare nel mare, impreziosiscono questo scenario meraviglioso facendo da corollario in mezzo ad un incanto della natura qual è la laguna di Marano.
Un pool di graziosi comuni che, assieme alle loro piccole e quanto mai laboriose frazioni, che non sono state ancora smembrate dallo sviluppo delle grandi industrie e che conservano quasi intatta l'originalità urbanistica con la sua architettura spontanea e non hanno neppure perso le loro tradizioni, mentre custodiscono gelosamente nelle loro chiese preziose opere d’arte.
Conoscere i paesi della Bassa Friulana, la sua gente, le loro tradizioni, memorie storiche e artistiche - scrive Tirelli - è come compiere un viaggio in una terra che ha non poco da offrire in fatto di opere dell'uomo e di paesaggi naturali. Alle grandi fughe verso mete lontane si contrappone questo quotidiano non meno interessante, raggiungibile con pochi minuti di viaggio e, addirittura, con mozzi diversi da quelli più salutari, come la bicicletta a quelli più economici, il treno o la corriera.
Non è esattamente turismo, ma è cultura vale a dire entrare nel territorio della Bassa Friulana non da estranei con le giuste conoscenze. Com’è tradizione de la rivista "la bassa” questa guida scritta a più mani, accanto alla descrizione dei vari paesi, vi è anche il contributo appassionato di ciascun autore, perché la componente umana è importante. Non andiamo a vedere freddi monumenti, ma segni di umanità sia pur semplice, ma ricchi di valori
Enrico Fantin