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Archivio Bacheca Anno 2011

Incontro di saluto prima delle vacanze natalizie presso la scuola secondaria di primo grado

Istituto Comprensivo di Latisana - Scuola Secondaria di Primo Grado
Via Verdi 4 - 33053 Latisana

Giovedì 22 dicembre 2011 alle ore 11.30
si terrà presso l'istituto una manifestazione con il seguente programma:

  • Saluti del Dirigente Scolastico
  • Saluto delle Amministrazioni
  • Esibizione del Gruppo Musicale
  • Saluto del Presidente dell'Associazione Culturale "la bassa"
    e donazione alla scuola di volumi prodotti dalla stessa
  • Saluto Musicale alle classi

Il Calvario Degli Alpini

Presentazione libro

lunedì 12 dicembre 2011 alle ore 18:00,
presso la Sala Riunioni
della Caserma
“di Prampero”,
in Udine
Vicolo Agricola 6

Un breve filmato d'epoca introdurrà nelle tragiche vicende belliche sofferte dai nostri tanti giovani, che 70 anni orsono sono stati strappati alle loro famiglie e ai loro affetti, per ritrovarsi, pedine inconsapevoli, nel vortice di eventi di portata epocale.


Cònteme na bela

Presentazione del libro

Cònteme na bela

di Bruno Rossetto Doria

sabato 10 dicembre 2011, alle ore 11.00
presso la Pescaria Vecja di Marano Lagunare.


Stemmma Comune Latisana

Città di Latisana
Assessorato alla Cultura
Biblioteca Civica

Cerimonia di consegna del

PREMIO LETTERARIO “LATISANA PER IL NORD-EST”

18° Edizione

conferito ad
Andrea Molesini
con il romanzo
Non tutti i bastardi sono di Vienna
particolari menzioni a
Raffaella Cargnelutti
con il romanzo
Il ritratto di Maria
e
Amleto Sandrini
con il romanzo
Via con la corrente

domenica 4 dicembre 2011, ore 11.00
Sala Consiliare del Municipio
Piazza Indipendenza 74, Latisana

Al termine della cerimonia seguirà un brindisi offerto a tutti gli intervenuti

IL CONSIGLIERE DELEGATO ALLA CULTURA
prof. Lauretta Iuretig

IL SINDACO
dott. Salvatore Piero Maria Benigno

BIBLIOTECA CIVICA DI LATISANA
c/o Centro Polifunzionale
via Goldoni 22 - 33053 LATISANA
tel./fax 0431/520686 - tel. 0431/512840
e-mail: biblioteca@comune.latisana.ud.it

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO:
LUNEDI' 9.30 - 13.00 e 15.30 - 19.00
MARTEDI' 15.30 - 19.00
MERCOLEDI' 9.00 - 13.00 e 15.30 - 19.00
GIOVEDI' 15.30 - 19.00
VENERDI' 9.30 - 13.00


Marano - Museo della Laguna

Logo Museo Della Laguna Marano

Una raccolta archeologica diventa Museo

Testimonianze archeologiche dall'area Lagunare

Il Museo della Laguna, nato dalla volontà dell'Amministrazione Comunale di rendere fruibile il ricco patrimonio archeologico di Marano e del territorio circostante, rappresenta la valorizzazione definitiva di una raccolta di reperti formatasi a partire dagli anni Settanta e più lardi confluita in un piccolo antiquarium locale per Iniziativa del gruppo maranese Archeosub.

L'esposizione museale presenta oltre cinquecento manufatti. per la maggior parte inediti e frutto di recuperi occasionali effettuati nel centro storico. in diverse località delle lagune di Marano e di Grado, nonché della retrostante fascia costiera. Si tratta per lo più di oggetti di uso quotidiano, dotati di un significativo valore documentario, in grado di gettare luce su diversi aspetti del popolamento antico.

Sospesa tra mare e terra e ubicata presso lo sbocco di corsi d'acqua anticamente navigabili, l'area di Marano, che costituisce la più antica laguna della regione, è stata interessata nel corso dei secoli da un intensa antropizzazione e dal passaggio di importanti rotte commerciali. La scelta degli oggetti esposti intende mettere in risalto questa peculiare funzione di tramite tra Adriatico ed entroterra, con i relativi risvolti storici, culturali ed economici.

Attraverso l'età neolitica, l'età del bronzo, l'epoca romana, fino al Medioevo e al Rinascimento, il visitatore è guidato a "percorrere quelle che furono le tappe più Importanti dello sviluppo insediativo e delle trasformazioni paesaggistiche della fascia perilagunare.

Percorso di Visita

L'itinerario espositivo segue un criterio cronologico ed è organizzato in tre sezioni. dotate di pannelli didattici e caratterizzate da un ambientazione appositamente studiata in relazione agli oggetti esposti.

Nel corridoio d'accesso è possibile prendere contatto con il territorio, attraverso una sezione introduttiva che illustra l'evoluzione geologica della Laguna di Marano, la distribuzione territoriale delle presenze antiche,la storia delle ricerche archeologiche e le tappe della trasformazione urbanistica della cittadina.

Nella sala espositiva più ampia una prima vetrina accoglie i reperti riferibili alla Preistoria e alla Protostoria. esemplificate da due siti principali: Bonifica di Muzzana e Ara del Gorgo (Marano). Dalla prima località provengono i materiali più antichi della raccolta. rappresentati da un'ampia casistica di strumenti in selce scheggiata (grattatoi, raschiatori. falcetti, cuspidi). Tali testimonianze, databili soprattutto al primo Neolitico (intorno al 5500 a.C.), vanno messe in relazione con la presenza di agricoltori-alleva tori insediati in veri e propri villaggi.

L'età del bronzo è attestata da un'interessante ascia ad alette, attribuibile alla fase più tarda del Bronzo Medio (1700-1350 a.C.) e da un nucleo di frammenti di vasi in ceramica di diversa forma e destinazione funzionale, databili al Bronzo recente (1350-1200 a.C.), periodo in cui la frangia perilagunare era costellata da una fitta trama di abitati a carattere agricolo-produttivo o con funzioni di presidio territoriale. Spicca in questa fase l'insediamento di Bonifica di Muzzana, gravitante su un tracciato di comunicazione che correva lungo tutto l'arco costiero

L'età del ferro non è attualmente documentata nel territorio di pertinenza del museo, ma va ricordato che non lontano d Marano, nella località Fortin presso il fiume Zellina (Comune di Carlino), esisteva nel VI-·V sec. a.C. un abitato organizzato, ricco di attività artigianali e dotato di un rilevante ruolo commerciale in rapporto con le vie d'acqua fluviali ed endolagunari.

Nell'ampia sezione dedicata all'epoca romana, l'esposizione mira a sottolineare la funzione particolarmente strategica svolta dall'area maranese come scalo e punto di smistamento delle merci tra mare ed entroterra, anche in connessione con l'articolato sistema portuale della vicina città di Aquileia (fondata nel181 a.C.).

Grande spazio è riservato, quindi, all'illustrazione delle caratteristiche della navigazione antica, dei relitti documentati nel territorio, della vivacità e della vitalità degli scambi commerciali e delle principali rotte seguite dalle merci. Tali aspetti, centrali per connotazione storico-economica dell'area, sono messi in risalto da una particolare scelta espositiva: l'attenzione del visitatore è richiamata da un espositore appositamente creato sul modello di una nave raffigurata su un mosaico del 111 sec. d.C., nel quale sono stivale alcune tra le principali tipologie di anfore • contenitori da trasporto per eccellenza-, ad indicare le diverse aree geografiche di provenienza (dall'Oriente, dalla Penisola Iberica, dall'Africa del Nord ... ) e le varie derrate alimentari d'importazione.

Numerose sono anche le testimonianze di vita quotidiana: dalla ceramica da mensa e da cucina alle lucerne. al vasellame in vetro, agli oggetti di uso comune in bronzo, alle monete.

Alcuni materiali attestano la presenza di siti di elevato livello economico e sociale, fra i quali sì distingue l'Isola di Bioni, frequentata dall'età repubblicana al tardo Impero, sede di infrastrutture portuali e di edifici a carattere residenziale e forse anche pubblico. Sebbene non faccia parte della collezione museale di Marano. poiché conservato presso i Musei Civici di Udine. viene qui presentato, attraverso un ampio pannello illustrativo, uno dei più importanti rinvenimenti archeologici del territorio: una statua in pietra rinvenuta nell'Isola di Sant'Andrea, raffigurante un personaggio vestito di toga (fine del I sec. a.C.).

Il passaggio all'età altomedievale, quando gli insediamenti lagunari gravitavano nella sfera d'influenza bizantina, è documentato da alcuni manufatti in metallo, fra cui si segnala in particolare un elemento ornamentale in bronzo databile al VI secolo.

La seconda sala espositiva accoglie la sezione dedicata ai periodi basso medievale e rinascimentale che rappresentano tappe altrettanto importanti dello sviluppo storico del comprensorio lagunare, nonché dell'evoluzione urbanistica della cittadina di Marano.

Un suggestivo spaccato sociale e culturale del Medioevo maranese è emblematicamente richiamato da una "finestra che riproduce la facciata della casa quattrocentesca ubicata proprio di fronte al museo.

L'esposizione di una ricca e varia scelta di vasellame da mensa e da cucine, di altri oggetti di uso comune e di manufatti architettonici introduce alla conoscenza della cultura materiale dell'epoca e delle nuove tecnologie ceramiche. Richiama l'attenzione una statuetta lignea policroma del XVI secolo, raffigurante la Madonna con il esposta in associazione ad alcuni oggetti (monete, una medaglietta devozionale) legati alla devozione popolare Altrettanto significativi sono alcuni elementi architettonici in pietra e terracotta, destinati alla decorazione di sottotetti e facciate; degna di nota è anche una patera in calcare raffigurante un uccello rapace in atto di azzannare una lepre, che probabilmente faceva parte dell'arredo decorativo di un edificio cultuale esistente nell'isola di Bioni nel XIII secolo, assieme ad altri tre analoghi esemplari conservati ai Musei Civici di Udine e ad un quarto tuttora murato all'interno della chiesa parrocchiale di Marano.

Chiude la rassegna dei materiali un gruppo di reperti pertinenti all'età rinascimentale e moderna (XIV - XVIII secolo d. C.), che per lo più comprende manufatti (vasellame vitreo e ceramica, pipe) recuperati durante lavori di ristrutturazione edilizia eseguiti nel centro storico di Marano

Sede del Museo:

Marano Lagunare (UD), Centro Civico, I piano
Via Sinodo 28

Orario di apertura:

martedì, mercoledì e venerdì 9.30-12.30 e 15.00-18.00; domenica 14.00-18.30

Si organizzano visite guidate di gruppo a richiesta previo contatto via e-mail.
È richiesta la prenotazione anche per visite fuori orario.
e-mail: museolaguna@comune.maranolagunare.ud.it

Ingresso gratuito

Informazioni e prenotazioni:

Biblioteca di Marano Lagunare Tel. 0431.640506
e-mail: bib.marano.lag@virgilio.it
Comune di Marano Lagunare
Piazza Olivotto 1
Tel. 0431.67005

Curatori: Angela Borzacconi, Paola Maggi
Organizzazione e allestimento: Angela Borzacconi, Paola Maggi, Giacomo Roberto Perego
Elaborazione grafica: Dario Ontani
Testi dei pannelli: Angela Borzacconi, Fulvia Ciliberto, Susi Corazza, Alessandro Fontana, Susanna Mauro, Paola Maggi, Ruggero Marocco, Andrea Pessina, Giovanni Tasca, Serena Vitri
Restauri: Renata Merlatti. Domenico Ruma
Disegni: Giuliano Merlatti


"la bassa" su Telepordenone

Dopo accordi presi con il direttore della trasmissione “Arc di san Marc”, oggi, abbiamo registrato due puntate su Telepordenone per parlare del libro “Il calvario degli alpini nelle campagne di Grecia e di Russia” e dello scopo benefico dell'iniziativa.

Le trasmissioni andranno in onda nei seguenti canali televisivi, giorni e orari:


  • Daniele Pellissetti e Ermes Scaini
  • La prima puntata ha partecipato il Direttore del giornale di Sezione ANA di Pordenone “La più bela fameja” dott. Daniele Pellissetti. Conduttore prof. Ermes Scaini. (foto 3)
    • Venerdì 18 novembre 2011
      alle ore 13,00 circa su Telepordenone;
    • Sabato 19 novembre 2011
      alle ore 12,30 circa su Telepordenone;
    • Sabato 19 novembre2011
      alle ore 21,15 circa su VR - canale 16;
    • Lunedì 21 novembre 2011
      alle ore 12,00 circa su VR canale 16.

  • Giovanni Gasparet, Enrico Fantin e Ermes Scaini
  • La seconda puntata ha partecipato il Presidente di Sezione ANA di Pordenone cav. uff. Giovanni Gasparet e l'autore Enrico Fantin. Conduttore prof. Ermes Scaini. (foto 9)
    • Venerdì 25 novembre 2011
      alle ore 13,00 circa su Telepordenone;
    • Sabato 26 novembre 2011
      alle ore 12,30 circa su Telepordenone;
    • Sabato 26 novembre2011
      alle ore 21,15 circa su VR - canale 16;
    • Lunedì 28 novembre 2011
      alle ore 12,00 circa su VR canale 16.

    Muzzana del Turgnano (UDINE - FVG)

    2. Fiera del tartufo bianco pregiato a Muzzana

    25, 26, 27 novembre 2011

    La fiera

    È una delle rare occasioni per degustare uno dei prodotti più prelibati e soprattutto rari del Friuli Venezia Giulia quella che la “Mat”, l'associazione “Muzzana Amatori Tartufi” di Muzzana del Turgnano (Udine) propone per il goloso e curioso turista-gourmet nel fine settimana del 25, 26 e 27 novembre prossimo. Inserito nel prestigioso circuito del “Tipicamente friulano” e nella “Via dei Sapori”, l'evento mette in tavola il tartufo bianco pregiato friulano, una squisitezza raccolta 15 giorni prima della fiera a Muzzana del Turgnano, una suggestivo paese della Bassa Friulana, in provincia di Udine dove cresce da centinaia di anni, intatto, un raro esempio di bosco planiziale; si tratta di un vero e proprio “relitto” dell'era glaciale, una macchia sopravvissuta alle bonifiche che hanno interessato la Bassa Friulana nel secolo scorso. Che questo sito custodisse sotto terra il ricercato tubero è noto, tra gli addetti al settore, da almeno 20 anni. Ma mai s'era pensato di tutelare e far conoscere le peculiarità dell'area al grande pubblico e in particolare ai gourmet delle altre regioni d'Italia e a quelli delle terre confinarie quali Austria, Croazia e Slovenia. Di recente, tuttavia, anche per evitare raccolte indiscriminate, è maturata la scelta di organizzare un evento speciale, la “Fiera del tartufo bianco pregiato friulano a Muzzana”, per informare il grande pubblico circa la ricchezza di questa zona, così da tutelarla, promuoverla e farla conoscere. Inizialmente battezzato come “Trifule in fieste”, l'appuntamento si è rapidamente trasformato in fiera e il taglio del nastro della prima edizione si è tenuto nell'autunno dello scorso anno. L'evento ha riscosso un successo inatteso e grande è l'attesa, ora, per l'edizione del 2011 si snoderà in una golosa, preziosa e imperdibile tre giorni tra profumi, sapori e scoperta di tanti altri prodotti d'eccellenza dell'enogastronomia friulana (e non solo).

    Un bosco unico

    Il bosco di Muzzana si estende per circa 700 ettari e, pur sviluppandosi su una superficie unica, senza soluzione di continuità, è diviso giuridicamente in due parti: una, ove vige il regime proprio degli usi civici, affidata in gestione per 15 anni al Municipio di Muzzana del Turgnano, e una privata. Massima l'attenzione che la piccola comunità friulana di Muzzana dedica a questo relitto glaciale più unico che raro, con taglio di selezione e rimozione dei tronchi eseguito nel pieno rispetto dell'alternarsi delle stagioni. Il bosco, peraltro, visto il suo stato incontaminato, è oggetto di studi scientifici per la presenza in loco di piante ormai estinte altrove. Non a caso si tratta dell'unico bosco planiziale della regione eco certificato Pefc, ricadente nelle “catene di custodia”, così come lo sono gli alberi che lo compongono e pure il tartufo che qui cresce, considerato specificatamente “essenza”. Altre macchie, però minori, sono presenti nella Bassa friulana, in particolare a Palazzolo dello Stella, Precenicco, Pocenia, Carlino, Castions di Strada, Porpetto, San Giorgio di Nogaro, Torviscosa e Cervignano del Friuli. La “Mat”, che conta circa 250 iscritti, si pone come obiettivo principale quello della tutela dei boschi. Per la raccolta del tartufo accompagnano i raccoglitori una decina di cani addestrati.

    Cosa si mangia

    La fiera, a ingresso libero, permette di degustare il tartufo bianco pregiato di Muzzana in abbinamento con i migliori calici di vino della Bassa Friulana e del Friuli, in un menù irresistibile, dalle portate sopraffine e dai costi contenuti (ogni piatto va dai 6 ai 25 euro), servito in un ristorante allestito per l'occasione nel cuore del paese. Ad abbinare il pregiato tubero con polenta, pasta fresca e manzo saranno i cuochi di alcuni dei migliori ristoratori della zona. Basta citare “Da Nando” di Mortegliano, “Al Convivio” di San Giorgio di Nogaro, “La Bricola” di Aprilia Marittima (Latisana), “Principato di Ariis” di Rivignano. Sono tutti locali gourmand che, negli anni passati, quando nella Bassa Friulana è nata la “voglia di tarfuto”, hanno aderito a “Tartufando”, manifestazione gastronomica d'eccezione che portato in tavola il pregiato tubero. Adesso il cuore del mangiar profumato è Muzzana, grazie all'allestimento di un ristorante al coperto, riscaldato e di massima qualità. Circa 200 i posti a sedere dove, accomodandosi, si potrà essere corti di godere di un servizio in piatti di porcellana, bicchieri di cristallo e tovaglie bianche marchiate rigorosamente “Tipicamente friulano” con unito il logo del ricercatissimo cane da tartufo.

    Dettagli menù

    Il menù lascia senza fiato e porta inevitabilmente a incuriosirsi sulla storia del tubero. “L'uovo matto”, ad esempio, detto anche l'uovo della “Gallina MATta” (con chiaro riferimento all'associazione dei tartufai), è stato chiuso per un vaso per alcuni giorni insieme al tubero e poi cotto alla maniera dell'“occhio di bue”: trasmette al palato il sapore inconfondibile del tubero e riprende una tradizione molto antica, non solo friulana.

    Si può ordinare la “polente cuinciade”, che ricorda il “toc in braide”, ovvero polenta con il formaggio fuso e il tartufo; anche qui il legame con la tradizione contadina è molto forte; un tempo, infatti, il burro usato per la “polente cuinciade” veniva chiuso per qualche giorno con il tubero, così da assorbirne il caratteristico profumo.

    Sfileranno altri componimenti culinari capaci di rapire anche chi già si crede sazio: tagliolini freschi prodotti in Friuli saltati con burro e tartufo affettato al tavolo; filetto di manzo con il tartufo, capesante al naturale passate in forno con burro e tartufo bianco pregiato. Non poteva mancare la “polente sglonfade”, cioè la “polenta gonfia”, che meglio sarebbe dir tronfia perché arricchita niente di meno che da salsiccia, uova e tartufo; un piatto, quest'ultimo, proposto nell'edizione 2010, che ha avuto gran successo tra gli ospiti della fiera. E infine, immancabili, le sorprese culinarie del momento ideate dagli chef dei ristoranti aderenti all'iniziativa.

    Chioschi a basso costo

    Oltre al ristorante, per chi sceglie una visita mordi e fuggi, funzionerà anche un ambiente coperto e riscaldato adiacente. Qui si potrà pranzare o cenare scegliendo tra le portate di pesce proposte dai pescatori delle Valli di Carlino, e tra vari piatti a base di carne (rigorosamente pezzata rossa marchio Aqua), tra frico, dolci alle castagne e altre delizie del palato della tradizione friulana.

    40 espositori

    La fiera offre la possibilità di una passeggiata all'aperto puntellata da oltre 40 stand curiosi e originali: dai fiori, ai prodotti dolci di composte e marmellate, al formaggio della Nuova Latteria di Carlino, passando per l'artigianato locale, la creatività di artisti e hobbisti selezionati e proposte turistiche centrate sull'escursione in festa in laguna, alla scoperta delle peculiarità di questa zona umida viaggiando comodamente in battello. Le vie Maggiore e Visinale resteranno chiuse al traffico, così come piazza Sbaiz. Non mancheranno stand dedicati unicamente al tartufo con espositori che arriveranno a Muzzana per l'occasione dall'Istria (Zigante Tartufi), dall'Umbria (Piccola Umbria) e dalle Marche.

    Programma

    La fiera, inserita nella “Via dei Sapori” del “Consorzio Fvg Via dei Sapori”, prende avvio venerdì sera con una cena per soci, esperti del settore e simpatizzanti. Sabato pomeriggio l'inaugurazione, alle 16, nel ricreatorio “San Vitale” alla prese senza del presidente del “Mat”, Gianfranco Del Piccolo, del sindaco di Muzzana del Turgnano, Vittorino Gallo, e dell'assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino.

    Seguirà un convegno sulla valorizzazione e promozione dei prodotti tipici regionali.

    Alle 17 uno degli eventi più attesi: l'“Asta dei tartufi”. Quaranta tuberi raccolto nel bosco di Muzzana saranno battuti all'asta e aggiudicati al migliore offerente in un'appassionante gara di gusto che durerà circa un'ora e mezza. Si tratta di un'iniziativa benefica poiché tutto il ricavato sarà devoluto a favore di associazioni onlus che si occupano di assistenza ai meno fortunati. È lo spirito di grande civiltà e generosità dei raccoglitori del Mat a rendere possibile l'asta: una volta individuati, infatti, i tuberi non vengono trattenuti ma ceduti gratuitamente all'associazione proprio a fini benefici.

    In serata apertura dei due ristoranti.

    Domenica festa tutto il giorno con le bancarelle aperte e la possibilità di sedersi a tavola sia a pranzo che a cena dalle 12 e dalle 19.

    Info

    Per tutta la durata della fiera gli esperti tartufai saranno a disposizione degli ospiti per spiegare l'arte della raccolta e la storia del pregiato tubero bianco friulano.

    Per i curiosi il sito web da visitare si trova all'indirizzo www.muzzanamatoritartufi.it

    Il numero di servizio da chiamare per ricevere informazioni generali, per prenotare un tavolo o per conoscere le condizioni meteo è il 366.8182462.

    Per chi desidera visitare il bosco di Muzzana l'ingresso è libero nella parte degli usi civici ma si consiglia comunque, in particolare per le comitive, di avvisare gli uffici municipali del Comune di Muzzana allo 0431.69609 interno 5. Per motivi organizzativi, le visite non saranno effettuate durante il periodo della fiera.

    La fiera è concretamente supportata dalla Banca di Credito Cooperativo della Bassa Friulana.


    Copertina Libro Latisana Appunti Di Storie

    La S.V. è invitata a partecipare alla
    presentazione della pubblicazione

    LATISANA
    Appunti di storia

    che avrà luogo
    domenica 6 marzo 2011, alle ore 11.00

    presso la Sala Consiliare
    del Comune di Latisana
    Piazza Indipendenza 74

    Il volume sarà illustrato dallo storico
    prof. Gianfranco Ellero
    socio ordinario della
    Deputazione di Storia Patria per il Friuli

    Interverrà il dott. Elio De Anna
    Assessore Regionale alla Cultura,
    Sport, Relazioni Internazionali e Comunitarie

    In un mondo babelico,
    oggi, più che mai,
    sentiamo il dovere di conservare
    la nostra identità
    attraverso le memorie
    dei nostri avi.
    Solo così, un popolo,
    rafforzando le proprie radici,
    avrà la certezza di continuare
    la propria esistenza
    .

    Qui puoi scaricare l'invito all'evento in formato pdf.